“Il maldestro intervento della Giunta regionale del Veneto non solo non risolve il problema della preventiva richiesta di autorizzazione di carattere edilizio e di carattere paesaggistico, ma aggiunge a questi onerosi adempimenti a carico dei cacciatori anche l’obbligo di demolire tutti i capanni, ricostruendoli (dopo aver conseguito le sopracitate autorizzazioni) non prima dell’1 agosto 2013, tornando a demolirli entro e non oltre il 28 febbraio 2014”.
Lo dichiara in una nota Maria Cristina Caretta, presidente dell'Associazione Cacciatori Veneti, riferendo della delibera approvata il 30 luglio scorso dalla Giunta veneta e auspicando prese di posizione da parte delle altre associazioni venatorie, che alcuni giorni fa hanno sottoscritto, insieme ad Acv, una richiesta di modifica della legge regionale 25/2012, nella quale si chiedeva di inserire il concetto di “precarietà” degli appostamenti ad uso venatorio in modo tale da evitare che i possessori di tali appostamenti fossero obbligati a richiedere le preventive autorizzazioni di carattere edilizio e di carattere paesaggistico.
“Vi invito ad organizzare un nuovo incontro tra i dirigenti regionali di tutte le associazioni venatorie del Veneto – dice Caretta alle altre associazioni - per concordare nuove urgenti iniziative miranti ad affrontare con serietà le problematiche che, a meno di un mese dall’inizio della stagione venatoria, rimangono ancora purtroppo irrisolte”.