In una nota congiunta Cabs, Enpa, Lav, Legambiente, Lipu e Wwf protestano contro il Governo Letta perchè avrebbe omesso di informare il Parlamento e lasciato che approvasse in via definitiva la Legge Europea 2013, senza prendere atto di nuove indicazioni comunitarie sulla caccia in deroga.
Secondo le associazioni ambientaliste e animaliste, infatti, la Direzione generale ambiente della Commissione europea avrebbe spedito a inizio luglio una lettera al Presidente del Consiglio minacciando un secondo ricorso presso la Corte di Giustizia Ue – dicono gli animalisti nel loro comunicato - “se l’Italia non la smette di autorizzare, in deroga alle leggi comunitarie, l’uccisione di milioni di piccoli uccelli protetti e non corre al più presto ai ripari per impedire", “che tali deroghe producano i loro effetti” spiegano citando la lettera.
“Perché il ministro Moavero non ha informato il Parlamento di una nota così puntuale e dettagliata che consentiva di risolvere definitivamente una pesante procedura d’infrazione?” si chiedono gli ambientalist. “Siamo di fronte a un fatto tanto grave quanto inspiegabile, se non con una certa sudditanza del Governo e di taluni settori delle amministrazioni pubbliche alla lobby più marginale del mondo venatorio, quella della caccia ai fringuelli. Il risultato è che oggi ci ritroviamo una riforma della legge sulla caccia in deroga che non soddisfa se non una piccola parte delle precise richieste comunitarie e, soprattutto, lascia pericolosamente aperta una serie di finestre perché le infrazioni possano continuare, con il rischio più che concreto che si giunga alla seconda e definitiva condanna per l’Italia”.