Caccia in deroga, il Governo interviene sulle modifiche approvate con la legge europea 2013. "Il Governo italiano ha già trasmesso alla Commissione europea, il 1 agosto scorso, il testo di modifica della legge 11 febbraio 1992, n.157, cioè la normativa nazionale di recepimento della direttiva sulla conservazione degli uccelli selvatici, e ciò dovrebbe condurre all'archiviazione della procedura d'infrazione". Così una nota del Dipartimento per le Politiche europee della Presidenza del Consiglio risponde alle associazioni ambientaliste, che a seguito dell'approvazione della legge Comunitaria 2013 (che contiene adempimenti anche sulla caccia in deroga) avevano accusato il governo di aver ignorato le direttive della Commissione Ue e per questo esposto l'Italia al rischio di sanzioni.
La nota del Dipartimento politiche europee rende conto delle comunicazioni intrattenute con l'Europa. "Il Governo italiano, sulla base di una prassi consolidata - si legge nella nota - aveva chiesto alla Commissione europea di esprimersi su dei quesiti formulati dalla Regione Veneto, in vista di un eventuale provvedimento inteso ad autorizzare la caccia in deroga, ai sensi della direttiva Ue sulla conservazione degli uccelli selvatici (direttiva 2009/147/CE). La Commissione europea risponde con la lettera del 2 luglio 2013 - citata dalle associazioni ambientaliste - dando un parere negativo sul progetto di provvedimento. Secondo la Commissione, il progetto non conteneva una motivazione adeguata e non dimostrava l'assenza di alternative soddisfacenti. Inoltre, la Commissione ricordava al Governo che qualora venissero adottate in Italia deroghe illegittime e il Governo non intervenisse per impedirne gli effetti, la Commissione avrebbe presentato un ricorso alla Corte di giustizia UE".
"Proprio al fine di evitare simili eventualità - prosegue la nota del Dipartimento - la 'legge europea 2013', approvata il 31 luglio scorso, con l'art.26 modifica la normativa nazionale (legge 11 febbraio 1992, n.157) di recepimento della direttiva sulla conservazione degli uccelli selvatici. Le principali modifiche sono volte a consentire al Governo l'esercizio, efficace e tempestivo, del potere di annullamento dei provvedimenti in deroga non conformi, anche attraverso la pubblicazione anticipata dei progetti di provvedimenti sul Bollettino ufficiale regionale, la semplificazione del procedimento di annullamento e l'obbligo per le Regioni di adottare tali provvedimenti esclusivamente mediante atto amministrativo, anziché con legge regionale".