Caccia in deroga in Veneto dopo l'approvazione della Comunitaria 2013, calendario venatorio e possibili soluzioni sugliappostamenti fissi. Questi gli argomenti al centro di un incontro tenuto martedì 6 agosto in Regione tra l'assessore Daniele Stival e le associazioni venatorie venete. Ne dà notizia una nota dell'Arci Caccia, presente insieme a Eps, Anuu Migratoristi, Fidc, Libera Caccia, Enalcaccia e Italcaccia.
Sulla caccia in deroga, riferisce Arci Caccia - “ci si è lasciati con l’impegno, vista la mutata situazione (a seguito delle novità approvate con la legge comunitaria, ndr), che ognuno lavori al proprio interno o collettivamente per portare proposte concrete da valutare con l’Assessorato Regionale per consentire, nonostante le difficoltà legislative sopraggiunte, la caccia alla “piccola migratoria” anche per la stagione 2013/2014.
Riguardo ai capanni da caccia, dice sempre la nota Arci Caccia - si è osservato che la delibera di Giunta n.1393 del 30 Luglio 2013 di integrazione al Calendario Venatorio, che esclude l’esigenza di abilitazione edilizia, non copre il problema di carattere paesaggistico che, come stabilito dalla Corte Costituzionale, è uno dei temi che hanno reso in contrasto con la legislazione nazionale la normativa veneta e ne hanno determinato l’annullamento. L'Arci Caccia ha quindi suggerito un iter interpretativo che aiuti ad adottare una Delibera Regionale veloce, vista l’emergenza, che dia risposta anche su questo aspetto dando tranquillità ai praticanti la caccia da appostamento fisso nei Comprensori Alpini come negli Ambiti Territoriali.
"Sul Calendario Venatorio Veneto - dabbiamo invece preso atto dei ricorsi pervenuti, constatando che se anche dovessero “passare”, non dovrebbero inficiare come nel passato l’itero atto amministrativo. La riunione si è conclusa con l’impegno da parte di tutti, di aggiornarci in tempi rapidi al rientro dalle ferie per dare, prima possibile, certezza del diritto ai cacciatori per la prossima apertura della stagione venatoria usando la prudenza necessaria a non compiere atti dannosi, fatti magari con celerità".