Troppi cervi in Cansiglio eppure il Presidente Zaia ha deciso di non fare nulla, evitando l'unica soluzione finora prospettata, quella del contenimento faunistico. Sul tema interviene Acv Confavi, con una lettera spedita al Governatore affinchè si faccia carico concretamente del problema prima che sia troppo tardi. "
La nostra Associazione farà proprie le più che giustificate richieste dei sindaci e delle comunità locali del Cansiglio che richiedono interventi concreti ed immediati" dice Maria Cristina Caretta, presidente Acv, chepromette di chiamare a raccolta tutte le categorie sociali ed economiche per organizzare ogni utile forma di protesta qualora la Regione non cambierà il proprio atteggiamento.
“Risulta alquanto singolare che il Presidente Zaia, nonostante uno specifico piano di contenimento della popolazione di cervi studiato appositamente per l'area del Cansiglio, approvato dalle comunità locali, dalle categorie economiche e sociali, dallo stesso ISPRA – sottolinea la presidente Acv - , si intestardisca nel vietare un prelievo selettivo di questi animali la cui eccessiva presenza sta provocando enormi danni al patrimonio boschivo, alle colture agricole, alla salute delle persone, mettendo in serio pericolo le stesse popolazioni animali presenti in zona”. “Pur conoscendo le convinzioni animaliste del Presidente Zaia, riteniamo non condivisibile il suo approccio a queste tematiche dal momento che la corretta gestione del patrimonio faunistico deve essere garantita sulla base di rigorosi riscontri di natura tecnico-scientifica”.
“Come giustifica le sue affermazioni Zaia quando dice che, anzichè effettuare prelievi selettivi sui cervi per contenerne l'abnorme espansione, preferisce pagare gli ingenti danni provocati da questi animali utilizzando risorse finanziarie pubbliche? Non sarebbe forse più giusto, in periodi di così grave crisi economica ed occupazionale, utilizzare l'enorme quantità di milioni di euro necessari a pagare questi danni, utilizzandoli invece per aiutare le famiglie venete in difficoltà o per creare posti di lavoro aiutando le imprese oramai stremate dalla crisi?” evidenzia Caretta.
“Se Zaia si preoccupa dell' immagine del Cansiglio che potrebbe essere danneggiata dalla notizia del prelievo controllato di alcuni cervi (attività che viene normalmente effettuata in tutti i paesi dai quali provengono i turisti), come farà a convincere i turisti a recarsi in quei luoghi impestati dalle zecche, aumentate a dismisura a causa dell'eccessiva concentrazione dei cervi? Come si giustificherà Zaia con le famiglie di turisti che vedranno messa in serio pericolo la vita dei loro bambini per effetto della trasmissione della malattia di Lyme fatta veicolare dalle zecche, se il presidente della Regione del Veneto dimostrerà di avere più a cuore la vita di un bambi piuttosto che quella dei nostri bambini?".