Le Associazioni Venatorie marchigiane Federcaccia, Libera Caccia, Enalcaccia, ANUU Migratoristi, Italcaccia proclamano lo stato d’agitazione e programmano una imponente manifestazione di protesta per la mancata approvazione da parte della giunta regionale della delibera che autorizza il prelievo in deroga dello storno. Le Associazioni Venatorie minacciano un imponente sit in di fronte al palazzo regionale, in Ancona, se la giunta non consentirà in tempo utile il prelievo dello storno dal 1° Settembre, come negli anni passati .
Le AAVV chiedono che il prelievo si attui con le modalità più efficaci e almeno pari a quelle contenute nel calendario venatorio dello scorso anno. Di particolare importanza è l’inserimento, fra i luoghi di prelievo, dei nuclei vegetazionali sparsi con l’inclusione di tutti i comuni in cui sono stati richiesti i danni negli ultimi tre anni. L’urgenza è dettata dalla necessità di proteggere e allontanare le ingenti popolazioni di storni stanziali dai vigneti che nei primi giorni di settembre sono in fase di maturazione e di contenere i danni alle altre coltivazioni agricole.
"La delibera in questione, originariamente prevista per la giunta del 29 luglio poi slittata al 1 Agosto, è stata rinviata a fine mese, sembra per motivi politici o per una deriva protezionistica ma non delle coltivazioni agricole - dichiarano in una nota le associazioni venatorie - . Non comprendiamo infatti perché si debba ritoccare, peggiorandolo , un documento uscito dagli uffici regionali concordato con le associazioni di categoria che riproponeva la delibera dello scorso anno , delibera che aveva avuto il via libera preventivo della UE per non incorrere in infrazioni".
"Rileviamo inoltre - puntualizzano - un aumento sproporzionato delle popolazioni stanziali di storni e delle richieste di risarcimento danni causati dagli stessi presso gli ATC pari al 50% rispetto allo scorso anno, danni che gli ATC potranno risarcire solo in minima parte. Il malcontento fra i cacciatori si sta allargando e la categoria già toccata dalla crisi economica e dalle vessazioni della politica si prepara per una eclatante manifestazione di protesta nei confronti della regione marche. Nel frattempo le Associazioni Agricole hanno già espresso con un proprio documento il loro dissenso per un eventuale ritardato o ridotto prelievo della specie storno per i danni che tale selvatico notoriamente reca all’agricoltura".