A Perugia il mancato rinnovo degli Atc sta diventando un vero problema. Ne è convinto anche il Presidente della Provincia, Marco Vinicio Guasticchi, che ora sollecita i Comitati alla piena operatività. “In un fenomeno complesso come quello del mondo venatorio", dice "non sono consentiti vuoti gestionali che comprometterebbero inesorabilmente delicati equilibri costruiti con la compartecipazione di tutti, in anni e anni di impegno. Un’attività, quella della caccia, soltanto apparentemente secondaria e consegnata nello spazio delle forme ricreative, che in realtà è molto di più: è la compresenza dei tempi, dove l’arcaicità si ripropone nelle sue forme più schiette, dove la civiltà contadina perpetua la sua testimonianza, dove la selvaggina manifesta appieno il suo valore".
"La Provincia di Perugia - aggiunge il Presidente della Provincia - è fortemente impegnata affinché tali vuoti gestionali non abbiano ragione di esistere e per far sì che ogni organismo deputato possa svolgere al meglio le proprie funzioni. Per garantire l’attività venatoria e tutte le attività che ne sono direttamente correlate abbiamo tempestivamente proceduto al rinnovo dei Comitati di Gestione degli Ambiti Territoriali di Caccia, nel pieno rispetto normativo e nello spirito dell’efficienza, efficacia ed economicità dell’azione della Pubblica Amministrazione. Auspichiamo che tali Comitati, ormai legittimamente insediati, possano svolgere serenamente fino in fondo il loro compito, rispondendo alle numerose esigenze che vengono dal territorio in tutte le sue espressioni".
L'intervento di Guasticchi è anche un monito alle litigiose associazioni venatorie: "siamo certi che anche le associazioni - dice infatti - comprendano fino in fondo tali esigenze, che partecipino attivamente al democratico rinnovo degli organismi ora in corso e che gli interessi generali possano prevalere. La Provincia – conclude - è comunque pronta e preparata alla risoluzione tempestiva di tutte le problematiche presenti e potenziali sapendo di aver svolto e poter svolgere pienamente e consapevolmente il proprio ruolo”.