"Si comunica che il decreto presidenziale del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania (Sezione Terza), di cui si è appresa l'esistenza dagli organi di stampa, alla data odierna ed all'orario della presente comunicazione (15:43)
non è stato notificato agli uffici competenti della Regione Campania e pertanto il settore Foreste Caccia e Pesca
non può emettere il relativo provvedimento regionale di sospensione". Questo quanto si legge sul sito campaniacaccia.it, a firma del dirigente del Settore Foreste Caccia e Pesca della regione Campania, Daniela Lombardo.
Se non dovesse essere pubblicata la sospensione sul suddetto sito, che è il referente istituzionale per i cacciatori campani, la preapertura di fatto non sarà sospesa. E' quanto sostiene anche Fidc Caserta, che in una nota invita i cacciatori a "verificare sul sito www.campaniacaccia.it la pubblicazione del decreto dirigenziale di sospensiva della caccia, in mancanza, il calendario venatorio regionale sul sito - dice Fidc - risulterà vigente".
"Si ignorano al momento - spiega Fidc Caserta - le argomentazioni del ricorso proposto dal Wwf Italia che il giudice monocratico evidentemente ha ritenuto non infondate al punto di accogliere la richiesta di sospensiva". La mancata pubblicazione del Calendario Venatorio regionale entro il 15 giugno, come previsto dalla normativa vigente - evidenzia Fidc Caserta - ha consentito ancora una volta agli anticaccia di poter proporre ricorso chiedendo l'applicazione di misure cautelari sul provvedimento senza che l'argomento potesse essere dibattuto, motivato e difeso dalla controparte. Fidc Caserta chiede intanto alla Regione di verificare la legittimità della procedura adottata dal ricorrente nella richiesta di applicazione di misure cautelari e di esplicitare le motivazioni addotte.