Caccia Pavia chiusa ai non residenti? Una norma scandalosa, al di fuori di ogni logica e non prescritta dalla legge quella inserita nel calendario venatorio di Pavia che prevede la limitazione della caccia, nei giorni di apertura, ai soli soci degli Atc che siano anche residenti a Pavia o che comunque siano iscritti ad un solo ambito. Se ne è accorto anche l'assessore regionale all'Agricoltura Gianni Fava, che ha scritto una lettera all’assessore provinciale alle Politiche Ambientali, Riserve Naturali, Pianificazione faunistica della provincia di Pavia, Alberto Lasagna e al presidente Daniele Bosone.
“Le Leggi regionali 26/93 e la 17/04 - si legge nella missiva - che discendono dalla normativa nazionale di riferimento (legge 157/92), sanciscono i diritti in capo ai cacciatori sulla base di un criterio preciso. Questo criterio è il pagamento di una quota d’iscrizione a un Atc e, laddove necessario, la preventiva ammissione ad un determinato Atc, sulla base di un indice di densità venatoria determinato a monte e funzionale alla salvaguardia di territorio, fauna e cacciatori”. “Non posso quindi condividere - continua Fava - l’atteggiamento della Provincia di Pavia che attraverso un proprio atto amministrativo va a limitare diritti in capo a cacciatori, regolarmente iscritti agli Atc della Provincia, introducendo arbitrariamente nuovi criteri. Auspico che la questione trovi una soluzione veloce e pacifica tra le parti, anche perché, stando al pareri dei nostri uffici giuridici, tale previsione limitativa inserita nel calendario venatorio di Pavia, difficilmente supererebbe un vaglio giurisdizionale”.
Nei giorni scorsi la norma è stata criticata duramente anche da Federcaccia e Anuu Migratoristi.