La seconda sezione del Tar della Sardegna ha accolto la domanda cautelare proposta dalle associazioni Lega per l'Abolizione della Caccia, Vittime della Caccia, Earth, e per effetto sospeso il calendario venatorio 2013 – 2014.
La decisione è stata presa con la motivazione che il calendario è stato adottato senza acquisire il parere Ispra. I giudici fanno presente "che l’art. 18, comma 4, della L. 157/1992, laddove prescrive che il calendario venatorio sia emanato sentito l’INFS (ora ISPRA), costituisce norma fondamentale di riforma economico-sociale (cfr. Corte Cost. n. 227/2003 e 4/2000)" e che "come tale la disposizione si impone anche alle Regioni ad autonomia speciale". Il Tar ha fissato la trattazione di merito del ricorso l'udienza pubblica del 19 marzo 2014.
Ora si attende la prossima mossa della Regione, che dovrà prendere atto del provvedimento e agire di conseguenza, emanando i dovuti atti per assicurare l'avvio dell'attività venatoria in Sardegna. Intanto, probabilmente in vista della decisione del Tar, per govedi' 19 settembre l'Assessore regionale dell'Ambente Andrea Biancareddu ha convocato il Comitato Regionale Faunistico, che potrebbe emanare un nuovo calendario venatorio. La stagione venatoria sarebbe dovuta iniziare domenica 22 settembre, con la caccia alla selvaggina stanziale, la pernice e la lepre sarda.