La
Commissione Ue non dà spago a Zanoni, e mette un bel punto sul
rischio sanitario della caccia in relazione al virus che ha colpito alcuni allevamenti in Emilia Romagna. A seguito dell'ennesima interpellanza dell'europarlamentare ex Idv,
Tonio Borg, a nome della Commissione, ha evidenziato che non c'è nessuna emergenza e che, a differenza del caso di alcuni anni fa, non vi sono rischi che il virus possa essere diffuso dall'avifauna selvatica. Ecco perchè non sono necessarie le restrizioni alla caccia che Zanoni sperava di ottenere.
L'europarlamentare anticaccia aveva infatti chiesto alla Commissione se tutto ciò che riguarda l'utilizzo e il prelievo di uccelli selvatici (richiami vivi, fiere e la stessa caccia ai volatili), non fosse
incompatibile con le misure di prevenzione e salvaguardia previste dalle normative comunitarie. Zanoni ovviamente in via cautelativa, suggeriva la sospensione di ogni attività di caccia agli uccelli migratori e di ogni fiera degli uccelli nelle regioni interessate dal virus dell'influenza aviaria.
Commenta l'Anuu Migratoristi: "a
ncora una volta l’on. Zanoni, parlamentare europeo (ALDE) che con le sue esasperanti interpellanze alla Commissione UE fa nascere in modo eclatante ed assolutamente infondato problemi soprattutto contro la caccia e l’avifauna migratoria, è stato categoricamente smentito dal Commissario alla Salute UE, riferendo della risposta dimostrando che nessun pericolo corrono né i richiami vivi, né la caccia in Italia contro l’epidemia di influenza aviaria del nord-est e i possibili gravi inadempimenti delle autorità locali. È stato, invece, rimarcato il perfetto comportamento della Regione Emilia Romagna con la quale l’ANUUMigratoristi si complimenta per la pacatezza di azione nel caso in esame".
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