"L’Assessore Sacchetto è recidivo. Rimetta la delega e faccia altro. Per governare ci vuole competenza, e lui ha dimostrato di non averne". Così Mario Bruciamacchie, presidente onorario dell'Arcicaccia Piemonte dopo la sospensione del calendario venatorio. "Siamo senza Legge Regionale, unici in Italia - sottolinea - , e senza P. F. V. R., senza studi seri sulla consistenza faunistica articolati per specie e territorio. È evidente che, in mancanza di questi strumenti, si è esposti a continui ricorsi ed impugnazioni da parte di forze anticaccia".
"Ora - chiede Bruciamacchie - si corra ai ripari in modo serio ed equilibrato. Si salvi l’annata venatoria, si dia una risposta a circa trentamila cacciatori piemontesi che hanno già pagato 400-500 euro tra tasse nazionali, regionali, ATC o CA ed assicurazioni. Si proteggano le produzioni agricole dalle scorribande di cinghiali che, nelle vigne e nei campi di granoturco, provocano danni ingenti di centinaia di migliaia di euro che la Regione è giustamente obbligata a risarcire".
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