Calendario venatorio salvo in Veneto. Come annunciato dall'Assessore Stival, la Regione Veneto in una nota fa sapere che Il Tribunale Amministrativo Regionale ha rigettato, con propria ordinanza, la richiesta di sospensiva avanzata da alcune associazioni ambientaliste contro il Calendario Venatorio del Veneto.
"Temi del contendere - spiega la Regione - sono, in particolare, la determinazione del carniere stagionale e giornaliero per alcune specie quali la tortora, la quaglia, il codone e l’allodola; l’estensione della caccia ai corvidi alla prima decade di febbraio; l’autorizzazione alla liberazione delle quaglie comuni nelle aziende faunistico venatorie. Alla Regione era stato contestato il mancato rispetto del parere obbligatorio fornito dall’Ispra su tali aspetti".
I motivi del rigetto della richiesta di sospensiva non risultano ancora pubblicati - evidenzia la Regione -, ma in ogni caso l’effetto è che il Calendario Venatorio regionale rimane integro ed è garantito lo svolgimento dell’attività venatoria secondo i contenuti previsti.
“Ringrazio staff tecnico dell’Unità di progetto caccia e pesca e l’Avvocatura regionale per l’ottimo lavoro che hanno svolto nell’elaborare i provvedimenti e nel difenderli in sede giurisdizionale – ha affermato l’assessore alla caccia del Veneto Daniele Stival – e resto sempre più convinto che il lavoro che stiamo facendo in questa materia darà buoni risultati in un settore che spesso diventa terreno di scontro ideologico, perché lavoriamo con sensibilità, concretezza e nel pieno rispetto delle normative e delle leggi. Se necessario, sapremo anche produrre quei dati scientifici che l’Ispra talora lascia in una sorta di indeterminatezza, in modo che la magistratura possa avere un supporto certo sulle proposte che noi facciamo”. © RIPRODUZIONE RISERVATA