Per effetto dell'
Ordinanza del Tar, per molte delle specie cacciabili, "l'esercizio venatorio risulta sospeso e
potrà riprendere dalla data del 2 ottobre 2013". Questa la precisazione degli Uffici Caccia della Regione Lazio diramata pochi minuti fa.
Allo stato attuale fino al 2 ottobre, si legge nella comunicazione della Regione -
la caccia resta aperta nel Lazio per le sole specie coniglio selvatico e volpe. Oltre che per le specie
merlo e tortora, che restano cacciabili per il periodo 21 - 30 settembre 2013 esclusivamente in appostamento fisso e con carniere giornaliero di massimo 5 capi per cacciatore, ma solo per 3 giornate complessive per singola specie (dall'1 settembre fino al 30 settembre).
Nella nota si precisa anche che per le specie capriolo, cervo, cinghiale, daino e muflone, continuano a valere le previsioni già disposte nel calendario venatorio per la stagione 2013 - 2014.
Al caos che si era creto tra i cacciatori nelle ultime ore, con le conseguenti incertezze sulla caccia e sulla validità del calendario venatorio
, la Regione risponde con una tabella dettagliata in cui evidenzia le
modifiche a seguito dell'ordinanza del Tar specie per specie. Cambiano le date per alzavola, beccaccia, beccaccino, canapiglia, cesena, codone, fagiano, fischione, folaga, frullino, gallinella d'acqua, gazza, germano reale, ghiandaia, lepre, marzaiola, mestolone, moriglione, pavoncella, porciglione, quaglia, tordo bottaccio e tordo sassello. Per l'allodola cambiano le disposizioni sui carnieri (confermati i 10 capi giornalieri, portati a 50 quelli stagionali).