Il Consiglio regionale del Piemonte ha ripreso il dibattito sulla nuova legge sulla caccia. Il disegno di legge della Giunta regionale è stato richiamato in aula d'urgenza vista la situazione del calendario venatorio dopo il travagliato percorso delle ultime settimane dovuto ai ricorsi al Tar degli animalisti. “L’obiettivo – ha detto l'Assessore regionale Claudio Sacchetto - , è quello di velocizzare l’iter del provvedimento per dotare il Piemonte di una nuova normativa, più favorevole ai cacciatori, già nella stagione venatoria che sta per aprirsi”.
La discussione in aula durante la seduta di martedì 24 settembre è stata però più che movimentata a causa delle posizioni differenti dell'opposizione, specialmente dell'area Idv- Verdi. Al disegno di legge della giunta si sono infatti aggiunte altre tre proposte a firma dei consiglieri Andrea Buquicchio (Idv), Maurizio Lupi (Verdi) e Andrea Stara (Insieme per Bresso), dai contenuti di indirizzo opposto a quello della Giunta.
Stara per esempio ha annunciato l’intenzione di ricorrere al Tribunale amministrativo regionale del Piemonte (Tar) insieme a Lega Anti Caccia e Pro Natura, affinchè vengano sospese le due delibere di Giunta con cui l’assessore Sacchetto ha riprogrammato la caccia per il 29 settembre. Sotto accusa il provvedimento con cui si adotta la proposta di Piano faunistico-venatorio e quella che annulla il vecchio calendario venatorio e ne approva uno nuovo.
Il Pd, tramite il suo capogruppo, Aldo Reschigna, ha criticato duramente Sacchetto e il resto della Giunta sottolineato l’errore di aver abrogato la legge regionale 70/1996 (che di fatto cancellò la possibilità di effettuare il referendum), e invitato i colleghi ad "evitare prove muscolari in Aula e ricercare punti condivisi in commissione”. La Giunta Cota è accusata in particolare di aver portato in aula un testo su cui ancora non c'erano punti condivisi, dopo sole tre sole sedute di Commissione, bloccando così l’attività di un gruppo di lavoro appena costituito, che avrebbe potuto individuare alcuni punti di mediazione. "Noi riteniamo - dice Reschigna in Consiglio - che una mediazione sia possibile, e esortiamo la Giunta a consentire che quel lavoro prosegua. Ma non intendiamo tollerare blitz, in presenza dei quali il rischio è un ostruzionismo che renderà impossibile per mesi dotare il Piemonte di una nuova legge” .Dal canto suo anche Giovanni Negro (Udc) ha richiamato ad una regolamentazione che consenta "un'attività venatoria compatibile".
Il dibattito - si legge in una nota del Consiglio regionale - ha infine evidenziato come i danneggiamenti causati dalla fauna selvatica siano notevolmente aumentati rispetto allo scorso anno e stiano mettendo in ginocchio le aziende agricole. Il problema non riguarda solo l’agricoltura, perché gli incidenti causati dagli ungulati sono stati numerosi e alcuni hanno messo in serio pericolo di vita le persone.
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