“Due le novità per l’attività venatoria in Piemonte. La prima è che la Giunta Regionale ha approvato il nuovo Calendario Venatorio 2013, che ricalca quello già bocciato dal TAR salvo alcuni aggiustamenti sui quali pare che ci sia il parere positivo dell’ISPRA; rimane ancora il problema del Piano Faunistico Venatorio Regionale, che la Giunta ha adottato ma che, non essendo approvato dal Consiglio Regionale (che è il vero organo competente), non è ancora un atto compiuto e definitivo.
Anche la valutazione di incidenza ambientale sulle aree della Rete Natura 2000 sembra non ancora completamente elaborata". Così il Presidente Onorario Arci Caccia Piemonte, Mario Bruciamacchie, perplesso sulla possibilità che la caccia in Piemonte possa svolgersi compiutamente. Il rischio - segnala Bruciamacchie - è che, ancora una volta, si vada avanti con sospensioni e rinvii, cioè una caccia a singhiozzo. "Sono già stati presentati dagli anticaccia ricorsi al TAR con richiesta di esame urgente.
il Presidente onorario Arci Caccia è critico anche sul’avvio dei lavori in Consiglio Regionale per la nuova legge sulla caccia. "Il testo proposto dall’Assessore Sacchetto - dice - , peraltro molto carente, anzi proprio brutto, non è stato esaminato dalla Commissione competente del Consiglio Regionale e la conseguenza è stata che sono già stati presentati in Consiglio oltre 500 emendamenti, il che fa prospettare un lungo ostruzionismo che per alcuni, si dice, può durare fino a Natale".
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