Su ricorso del Wwf, il Tar della Liguria, con decreto cautelare urgente di mercoledì 25 settembre ha sospeso la deliberazione della giunta provinciale di Savona del 10 settembre scorso che stabiliva l’apertura anticipata della caccia al cinghiale. Il Tar, si legge su Ivg, ha ritenuto fondate le esigenze cautelari, avendo la Provincia di Savona disatteso sia il parere Ispra che il diniego della Regione Liguria, riguardante l’opportunità di aprire la caccia solo a partire da ottobre per motivi di sicurezza, stante l’abbondante copertura fogliare del manto boschivo in questo periodo.
Francesco Bruzzone, capogruppo della Lega Nord nel Consiglio Regionale della Liguria, commenta così: “Prendo atto, come sempre, della decisione della magistratura, che ovviamente va rispettata. Mi permetto tuttavia di rimarcare che, sull’argomento specifico, dal punto di vista della foglia nel bosco – e, chi parla, vive in un bosco – la differenza tra il 15 di settembre e i primi di ottobre è minimale, impercettibile, sulla costa persino inesistente. Viviamo in una regione che dispone di una ampia fetta di macchia mediterranea, dove la densità di foglie è pressoché la stessa nei diversi periodi. Allo stesso modo, le battute di caccia al cinghiale effettuate a maggio, giugno, luglio e persino agosto, si hanno con la medesima densità di fogliame di quelle del 15 settembre. È singolare che, fino al 14 di settembre, si facciano le battute di controllo del cinghiale, mentre dal giorno dopo sussista la questione delle foglie. A questo punto, provocatoriamente, mi verrebbe da proporre, dal momento che c’è il problema della copertura fogliare, di non effettuare neppure più le battute di controllo”.
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