Il Presidente Fidc Campania, Felice Buglione, ha scritto all'Assessore regionale alla Caccia, Daniela Nugnes, “per stigmatizzare in modo netto, sia nel merito, sia nella forma, le modalità oggettivamente inapplicabili per acquisire da parte dei cacciatori campani l’autorizzazione senza residenza venatoria (rectius: secondo ATC)”. “Di fatto – spiega Buglione -, oltre all’impossibilità di esercitare la caccia alla selvaggina stanziale in altro ATC, ad alcuni cacciatori viene preclusa la possibilità di contribuire a formare la squadra per la caccia al Cinghiale con disagi anche per i cacciatori con residenza venatoria nell’ATC”.
Buglione chiede un Atto Dirigenziale da confermare successivamente con Delibera di Giunta Regionale come previsto dall’articolo 36 della legge regionale 26/2012. "Restiamo, anche per quest’ultima problematica - dice Buglione - , a disposizione delle Istituzioni per lavorare all’implementazione di una gestione faunistico-venatoria condivisa da tutti gli attori istituzionali pubblici e privati e, soprattutto, dal popolo dei cacciatori. Ciò anche guardando alla prospettiva della corretta e trasparente applicazione della nuova disciplina normativa per la gestione faunistico-venatoria ex lege 26/2012 come modificata e aggiornata con la recente legge 12/2013. Perché solo se si lavora nel contesto di una visione di sistema sarà possibile costruire la caccia del futuro, attività a misura d’uomo e dell’ambiente".