“La caccia non è un hobby fine a sé stesso, è qualcosa che ti coinvolge tutti i giorni, per tutto l'anno”. E' ciò che pensa il 24enne Giuseppe Marinelli, cacciatore di Amirto Crosia. “Non so se capita a tutti i cacciatori - spiega il giovane Giuseppe - , ma io personalmente gestisco la mia vita , sia lavoro, fidanzata, amici e tempo libero, in relazione alle mie esigenze di caccia. Per lei sono disposto a sopportare il freddo dell'inverno, ad abbandonare il piacevole tepore del mio letto ben prima dell'alba, ad andare a dormire presto il sabato sera piuttosto che andare in qualche locale notturno e rientrare quando fuori inizia a far giorno”. Ecco perchè la caccia “non è per tutti” spiega Giuseppe. Questi “sacrifici” presuppongono un certo trasporto dell'anima, dato da sensazioni impagabili e inspiegabili. E' allora che ne fai fai parte essenziale della tua vita, spiega Giuseppe.
Lui ne fa anche una questione di valori perduti: “purtroppo – argomenta - nella civiltà moderna si da poco spazio a ciò che realmente ci rende uomini, come l'amore per la natura , l'amicizia, il rispetto reciproco. Cose che illuminano il cammino di ognuno di noi, in assenza delle quali ci sentiamo un po' perduti, come se un po' fossero venute meno le fondamenta su cui si basavano le vite dei nostri nonni. Non a caso Giuseppe ha imparato tutto quello che sa sulla caccia proprio dal nonno, che è tuttora – dice – il suo maestro.
Giuseppe va a caccia di tordi ma anche, in minima parte, di colombacci e quaglie. La caccia è anche altro. “Credo che nello spazio in cui essa viene esercitata – sottolinea Giuseppe - aiuti le selezioni e di conseguenza il corso naturale delle specie senza stravolgere più di tanto la natura come hanno fatto le nuove tecniche di coltivazione , l'intensificazione delle aree urbane , oppure semplicemente la distruzione degli habitat naturali. Svolgendo un ruolo di contenimento di specie che probabilmente sarebbero nocive per la sopravvivenza di altre specie”. Lui nel suo piccolo si dice disposto, ogni volta che è necessario, a collaborare con gli organi di gestione in ogni modo opportuno. “Perchè solo noi cacciatori possiamo e dobbiamo proteggere questa nostra passione”. © RIPRODUZIONE RISERVATA |