E' salvo per il momento il calendario venatorio 2013 - 2014 della Regione Piemonte. La caccia non subisce quindi nessuna battuta d'arresto come avrebbero voluto gli animalisti. Il Tar del Piemonte martedì 8 ottobre ha rigettato la domanda cautelare avanzata da Lac e Pro Natura sul secondo ricorso presentato quest'anno contro il calendario venatorio 2013 – 2014. La Regione infatti, a seguito della sospensione decisa dal Tribunale Amministrativo regionale, aveva recepito le censure e approvato un nuovo calendario venatorio, integrando quello precedente e superando uno dei motivi della sospensione con l'adozione del Piano faunistico venatorio.
Adeguamenti che per il Tar sono sufficienti a legittimare gli atti della Regione. “Ritenuto che alla luce delle difese svolte dalla Regione Piemonte ed alla attività istruttoria compiuta dalla stessa – si legge nel Decreto del Tar- nonchè alla modifica del contenuto del calendario venatorio rispetto a quello oggetto dei provvedimenti la cui efficacia è stata sospesa da parte di questo Tribunale amministrativo regionale, non si ravvisa allo stato quel grave pregiudizio incompatibile con l’esame collegiale della nuova domanda cautelare”. Il Tar entrerà nel merito di questo ricorso il 23 ottobre 2013. Vai al Decreto del Tar dell'8/10/2013
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