Anlc Grosseto ha presentato denuncia alla Procura contro gli autori (ignoti) delle scritte oltraggiose verso i cacciatori apparse non solo sui manifesti pubblicitari delle associazioni venatorie, ma anche su muri in centro e in periferia. La richiesta dell'apertura dell'indagine è firmata dal rappresentate legale dell'associazione Libera Caccia, il presidente nazionale Paolo Sparvoli. "Una decisione presa di recente – spiega sul Tirreno il presidente provinciale Paolo Isidori – dopo aver notato come i toni, su certe tematiche, non si abbassino, ma anzi…". "In molti dei nostri associati – prosegue – c’è preoccupazione assistendo a compagne di odio che sono sotto gli occhi di tutti. Quindi abbiamo deciso di dare un segnale, nel solco della legalità".
E' proprio la gravità di queste scritte che ha indotto la Libera Caccia a muoversi. “Cacciatore sparati” in viale Europa; “Cacciatori vigliacchi di indole assassini per diletto” in via dei Mille; “Cacciatori psicopatici crepate” in via Cimabue; “Cacciatori impotenti mezzi uomini” in via Bianciardi; “Cacciatori vigliacchi crepate” in via Aurelia Nord; “Cacciatore infame ALF” in via Aurelia Antica. Tutte scritte fotografate dall'associazione e depositate negli atti della denuncia.
Le denunce vanno fatte, anche perchè alcune sono firmate da gruppi estremisti la cui pericolosità è nota. Ma le speranze di individuare i responsabili sono poche. Nel recente passato - si legge sul Tirreno - anche Federcaccia e Arci Caccia, in Maremma, hanno intrapreso azioni giudiziarie contro coloro che, in modi diversi, si sono resi protagonisti di dichiarazioni e accostamenti ritenuti diffamanti nei confronti dei cacciatori. Le autorità competenti, invece, avevano già indagato su alcune scritte contro la caccia e i circhi apparse in città a cavallo tra il 2011 e il 2012. Ma le indagini non avevano portato ad alcun risultato concreto. Così le scritte, cancellate in più occasioni, sono tornate.