In Inghilterra si torna a parlare della possibilità di ripristinare la caccia tradizionale alla volpe (in battuta con i cani). Il primo ministro David Cameron continua a sostenere la proposta, avanzata dagli allevatori stanchi dei continui attacchi ai loro animali, di abrogare la controversa legge che nel 2005 ha messo al bando questa forma di caccia. Un divieto che ha favorito l'aumento della specie in gran parte del regno, tanto che, perfino nella capitale ormai è facile imbattersi in uno di questi animali mentre cerca cibo tra i rifiuti.
Per il momento è in discussione però solo un emendamento che mira ad allentare un po' la cinghia, e rendere un po' più permissivo il bando pressochè totale della caccia con i segugi. Attualmente, in Inghilterra e nel Galles, la caccia alla volpe è permessa infatti con l'uso di non più di due cani ed è concesso agli agricoltori di sparare all'animale sui propri terreni. La modifica mira ad adeguare la legge di Inghilterra e Galles a quella più permissiva della Scozia (cadrebbe quindi il divieto di utilizzare non più di due cani per stanare le volpi).
Nuovi dati consegnati al Dipartimento per l'Ambiente, l'Alimentazione e gli Affari Rurali dimostrano infatti la crescita della popolazione di volpi e, conseguentemente, anche della minaccia per gli agnelli. L'emendamento ha il sostegno di una coalizione trasversale di deputati (laburisti, conservatori, liberali e democratici) basato sul fatto che la legge attuale ha portato a perdite devastanti per il sostentamento della pastorizia tradizionale, perché non riescono a liberarsi delle volpi che minacciano le loro greggi. Il portavoce ufficiale di Cameron ha detto ai giornalisti a Westminster: “la questione del controllo degli animali opportunisti riguarda l'impatto sulle comunità agricole”. Molte comunità rurali supportano caccia tradizionale volpe, e credono che sia una forma essenziale di controllo. © RIPRODUZIONE RISERVATA