Il Calendario venatorio Liguria 2013 2014 era passato indenne dal ricorso al Tar, che aveva respinto su ogni punto le argomentazioni degli animalisti. Ma l'ordinanza del Tar è poi stata impugnata davanti al tribunale dei Tar, il Consiglio di Stato, che ha potere di riformare le decisioni dei tribunali regionali. Ed è proprio quello che è successo martedì 15 ottobre 2013, con il Decreto del Consiglio di Stato con cui è stata accolta l’istanza cautelare delle associazioni ambientaliste/animaliste Wwf, Lac, Vas.
In sostanza il Consiglio di stato ha sospeso i provvedimenti impugnati in primo grado per la sospensione del calendario venatorio 2013 2014, “considerando che nel caso di specie – si legge nel Decreto - sussistono i presupposti dell’estrema gravità ed urgenza che legittimano l’adozione della richiesta misura cautelare anche in mancanza della prova del perfezionamento della notifica dell’appello, in ragione dell’evidente pericolo di compromissione del patrimonio faunistico che potrebbe derivare dall’esecuzione del provvedimento impugnato, tanto più che l’interesse alla tutela della fauna non appare suscettibile di un rimedio diverso da quello cautelare”.
Dalla Liguria le prime reazioni. Il consigliere regionale della Lega Nord, Francesco Bruzzone ha commentato: "Quanto arriva da Roma è sbalorditivo: sparisce del tutto la certezza del diritto. Occorre che la Regione ripristini immediatamente il calendario venatorio. Dopo che il TAR ha rigettato in toto il ricorso degli ambientalisti, un'altra parte della magistratura amministrativa, il Consiglio di Stato, nega quanto deciso dal TAR stesso. Questo, forse, fa parte del sistema Italia. In mattinata sarò in Regione Liguria, per sostenere con forza l'immediato ripristino della stagione di caccia, che non dovrà avere alcun tipo di fantasiosa interruzione".
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