La Provincia di Genova ha stampato dei volantini da distribuire nelle zone maggiormente infestate dai cinghiali in città (Righi, Castelletto, Oregina, Manin, Lagaccio, Quezzi) per avvisare la popolazione che nutrire i cinghiali è proibito per legge . "Ci pare un buon mezzo per affrontare il problema - spiega il commissario straordinario della Provincia, Piero Fossati - e far capire alla gente che questi animali gironzolando per le strade provocano incidenti, possono essere aggressivi e creare problemi igienico-sanitari. In troppi li sfamano, senza rendersi conto del danno che arrecano".
"Si stanno abituando agli esseri umani e il rischio è di trovarceli ancora di più sotto casa come se fossero dei gatti". Oltre ad andare porta a porta ricordando il divieto, partirà una campagna di selezione e la cattura con grosse gabbie. "Ne sono già state ordinate venti, quattordici sono state consegnate a Pieve, Bogliasco, Sori, Recco, dove un'analisi ci riferisce che sono in numero maggiore, mentre a Genova una è già pronta in via Viazzi, a Quezzi ". I cinghiali in questo periodo escono dai boschi e si dirigono nei centri abitati dove trovano spazzatura e la gente che li foraggia.
E' per questo cheè stata costruita una sorta di barriera. "Si tratta di una recinzione di 2 chilometri e mezzo che da San Pantaleo arriva a Mura degli Archi, diciamo dall'osteria "Richetto". Unita alle mura seicentesche, possiamo dire che da sopra Staglieno copre 4 chilometri fino alla Castagna". Un sistema di difesa efficace, se non fosse che qualche "amico dei cinghiali" la abbatte. "Questo non accade solo con le recinzioni, ci sono altri atti di boicottaggio, perché fanno saltare le trappole o liberano gli animali dalle gabbie". Gli ungulati sono stati trovati sopra il mercato del Carmine, dalla caserma Cavoglio al Lagaccio. "C'è gente che dà loro le crocchette, non può immaginare che difficoltà abbiamo avuto in passato a farli sgomberare dall'ospedale San Martino, dove si era formata una colonia".
"Per i cinghiali sono come fari olfattivi - spiega il commissario capo , sentono il cibo e si orientano
verso i cassonetti, riuscendo anche a farli cadere per svuotarli. Poi entrano in gioco i foraggiatori e allora quando i cinghiali cominciano a girare nei giardini, abbiamo un problema". Per questo è necessario procedere con le battute. "Li catturiamo con le reti o le gabbie e poi li sopprimiamo perché è impensabile trasferirli. in quanto poi il problema sarebbe solo spostato in un altro comune. Bisogna tenere presente che una femmina al primo parto fa tre cuccioli, ma al secondo nello stesso anno ne nascono altri sei... In ogni caso le battute vengono fatte in sicurezza, spingendo gli animali più possibile all'interno dei boschi con i cani e i botti dei petardi".