L'Europarlamentare Sergio Berlato, insieme alla presidente Confavi Maria Cristina Caretta ha ricevuto in questi giorni la notifica di chiusura delle indagini dalla Procura di Vicenza sulla vicenda dei tesseramenti del Pdl. Il coordinatore provinciale del partito e la presidente dei Cacciatori Veneti, sono accusati di falso e illecito trattamento di dati personali secondo l'ipotesi di aver utilizzato gli elenchi dell'associazione per produrre delle pre iscrizioni al Pdl.
Il Giornale di Vicenza riferisce di una conferenza stampa in cui è stato lo stesso europarlamentare a rivelare di aver ricevuto l'avviso dalla Procura. Ora, si spiega sul quotidiano, ha 20 giorni di tempo per produrre memorie difensive o farsi ascoltare dai magistrati. Poi spetterà alla procura decidere se archiviare o chiedere il rinvio a giudizio.
"La cosa non mi disturba - ribatte Berlato -, ben venga l’indagine della magistratura per la questione delle tessere". "Per me - dice - sarà facile dimostrare l’estraneità rispetto ai reati ipotizzati. Ci auguriamo che si proceda anche ad altre indagini sull’uso di soldi pubblici: ritengo che per altri sarà più difficile dimistrare l’estraneità rispetto al sistema del malaffare che viene ipotizzato da alcune indagini sui pubblici appalti".
Berlato aggiunge alla questione una scottante denuncia: "prima che ricevessi l’avviso dalla procura - ha rivelato - mi è stato prospettato di barattare la vicenda delle tessere con il mio ripensamento sulla denuncia del sistema del malaffare: ma ho detto no". E conclude: "
Se la guardia di finanza me lo chiederà, farò i nomi e porterò elementi: a volte mi capita di lasciare acceso il registratore...".