Il Tar del Piemonte ha respinto la richiesta cautelare di Lac e Pro Natura contro il calendario venatorio 2013 - 2014 che la Giunta regionale aveva approvato a seguito della sospensione accordata dal Tar al precedente testo.
Si legge nella motivazione del Tar: “ritenuto che il ricorso per motivi aggiunti non sia, almeno ad un primo sommario esame, assistito da apprezzabili elementi di fumus boni iuris in considerazione della avvenuta predisposizione da parte della Regione del Piano Faunistico Venatorio Regionale, del recepimento nel nuovo calendario venatorio di alcune delle criticità riscontrate, del parere favorevole dell’ISPRA e dell’utilizzo da parte dell’Amministrazione, per le sue determinazioni in materia, di banche dati aggiornate; ritenuta l’assenza - vista l’imminenza dell’udienza pubblica per la trattazione del merito del ricorso – anche del requisito del periculum in mora; il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte (Sezione Seconda) - rigetta l’istanza cautelare; - conferma per la trattazione del merito l’udienza pubblica del 27.11.2013”.
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