Si è tenuta ieri a Genova l'attesa
riunione organizzata dalle associazioni venatorie regionali per esaminare la situazione dopo la seconda
sospensione del calendario venatorio. Presenti circa un migliaio di cacciatori, che hanno potuto ascoltare direttamente dalle parole dell'Assessore
Renata Briano quali saranno le future mosse della Regione. Stando a ciò che riferisce il Secolo XIX,
già oggi approderà in Commissione il terzo calendario venatorio che dovrebbe portare ad una veloce riapertura della caccia in Liguria. “Se la Commissione lo approverà - ha spiegato l’assessore Briano –
nel pomeriggio lo sottoporremo alla giunta e già da sabato la caccia potrà riaprire”. La Giunta, recependo le ultime osservazioni del Tar, questa volta quindi modifica l'iter procedurale passando prima dalla Commissione. L'altra novità è il divieto delle munizioni in piombo anche per gli ungulati (visti i rilievi critici dell'Ispra).
I cacciatori liguri però non sono affatto convinti che questa sia una soluzione. L'assemblea ha avuto momenti di tensione quando è stata data notizia del nuovo provvedimento. Alcuni cacciatori hanno fischiato e urlato “rivogliamo indietro i nostri soldi”.
Ha poi ripreso la parola l'Assessore Briano, ripercorrendo tutte le tappe della sospensione della caccia in Liguria, evidenziando che in entrambi i casi Tar e Consiglio di Stato non sono entrati nel merito dei contenuti del calendario. “Ci riprovo ancora una volta. La situazione è difficile ed è dovuta ad una serie di situazioni sfortunate in cui ci siamo trovati e a scorrettezze che abbiamo subito. Dobbiamo essere uniti a difendere il nostro calendario, se no rischiamo di perdere tutti e di non andare più a caccia”.
La terza soluzione tampone è stata proposta in primis dalle associazioni organizzatrici: Anuu e Fidc. Ad annunciare il terzo calendario venatorio all'assemblea è stato infatti il presidente Anuu Alessio Piana. D'accordo anche Matteo Anfossi, presidente regionale Fidc “se questa è l’unica soluzione per riuscire a tornare a caccia – ha evidenziato - dobbiamo farlo”