A Mirano (Ve) il consolidato legame tra agricoltori, pescatori, cacciatori e ambientalisti, mette a segno un altro punto a favore della difesa della biodiversità. E' partito un anno fa, grazie all'impegno dei cacciatori locali, un progetto che oggi vede impegnati Provincia di Venezia, l'Atc 3 e alcune realtà associative locali per la pulizia e la qualificazione del bosco del Parauro.
L'obbiettivo è quello di aumentare la biodiversità nel territorio che si estende per 15 ettari a nord di Mirano. Nel concreto l’ambito di caccia ha provveduto a incaricare a sue spese un biologo per tracciare lo stato di salute del bosco e, mettere in campo alcune strategie.
I volontari hanno quindi provveduto a ripristinare alcune radure che erano state occupate dai troppi alberi e hanno dato il via anche a un progetto per la salvaguardia dei moscardini, topolini rossi che troverebbero nel bosco il loro ambiente naturale. Dopo gli interventi si è registrato anche l’aumento della popolazione di fagiani ed altri animali che prima raramente si vedevano da queste parti. "La buona esperienza con il bosco del Parauro ci induce a continuare su questa strada – afferma Massimo Zaratin dell’Associazione per la difesa e la promozione della cultura rurale – spesso si pensa che una zona possa essere protetta lasciandola li com’è. Il lavoro sapiente di chi ha esperienza come gli agricoltori, i cacciatori e i pescatori risulta invece essenziale per aumentare la biodiversità".