Un progetto diretto dal professor Paul Jepson della School of Geography dell'Università di Oxford, affidato ad alcuni studenti italiani che si trovano in Inghilterra per un master, sta indagando sulle particolarità della caccia italiana. Lo riferisce in una nota Marco Bassolini, responsabile nazionale della caccia per Lega Nord, che insieme a Luca Mostarda, portavoce della Consulta venatoria provinciale, ha incontrato i giovani ricercatori ai quali è stato affidato il compito di raccogliere dati ed informazioni un po’ in tutta Italia.
“E’ stata un’occasione che ci ha fatto davvero molto piacere – commentano i due esponenti bresciani della Lega Nord – In questo modo è giunta un’autorevole conferma dall’estero (e per di più da una realtà di assoluto prestigio come Oxford) dell’attenzione del tutto particolare che il nostro movimento dedica alla caccia, un’attività che per il nostro territorio rappresenta una consolidata tradizione e una passione profonda, ma anche uno strumento che porta avanti un indotto economico di grande rilievo”.
Secondo i due esponenti il viaggio attraverso l’Italia degli studenti di Oxford, partito dalla Sicilia e terminato proprio a Brescia, ha segnalato una anomalia italiana. “Il forte conflitto che si è venuto a creare tra il movimento ambientalista e quello venatorio – convengono Bassolini e Mostarda – ha finito per restringere la caccia e i suoi appassionati, che proprio dalle nostre parti sono molto numerosi, all’interno di paletti sempre più ristretti".
"In tutto questo contesto la Lega Nord da sempre ha voluto offrire il suo sostegno e condividere il cammino dei cacciatori, nella convinzione che la caccia sia una tradizione consolidata nel nostro territorio, ma rappresenti anche un prezioso indotto per l’economia. In entrambi i casi un bene prezioso che dev’essere tutelato e non certo disperso”. Osservazioni che hanno trovato rispondenza nel lavoro degli studenti di Oxford, che hanno deciso di venire in provincia per ricevere informazioni, convinti che “a Brescia la situazione è particolarmente enfatizzata dal fatto che esiste una forte tradizione legata alla caccia ai piccoli uccelli e che, al contrario di altre zone, l’attività venatoria è ancora una pratica molto diffusa e altrettanto significativa dal punto di vista economico e produttivo”.