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News CacciaVeronica Racanelli, tecnico faunista alla sua prima stagione venatoria martedì 5 novembre 2013 | | “Lavoro nelle aziende agrarie e vedo ogni giorno i problemi che hanno per far fronte agli ingenti danni che gli ungulati stanno creando all’interno delle coltivazioni, per non parlare dei continui e sempre più frequenti incidenti stradali che tali animali stanno provocando, a causa delle elevate densità raggiunte negli ultimi anni”. Lo dice Veronica Racanelli, 26 anni, Tecnico faunista, agronoma e cacciatrice. Di professione è consulente in materia faunistica, dopo essersi laureata e aver ottenuto l'abilitazione all'ordine degli Agronomi e Forestali. Il che fa di lei una cacciatrice super qualificata, anche se di fatto alle prime esperienze pratiche. Alla caccia, oltre che con lo studio e la conoscenza profonda dei problemi dell'ambiente, ci è arrivata grazie ad amici e colleghi, che, dice “mi hanno fatto scoprire questo bellissimo per quanto travagliato mondo”. Oggi con loro fa parte dell'associazione Scientifico-Culturale Unifauna, nata per coinvolgere gli studenti e approfondire con loro le tematiche legate alla fauna selvatica. Un impegno sul campo, oltre che didattico, che si concretizza in attività di cattura, inanellamento, rilascio di avifauna e studi approfonditi sulle migrazioni.
Poi c'è la caccia, che per Veronica è anche una passione. “Ho preso il porto d’armi nella scorsa primavera – spiega - e finalmente sto vivendo la mia prima stagione venatoria. Per adesso sono amante della caccia alla selvaggina migratoria, anche se presto mi dedicherò agli esami per la selezione, in quanto, essendo io un tecnico del settore, penso che essa sia la vera caccia utile ai fini gestionali”.
Veronica abita nella splendida Greve in Chianti (FI), fiore all'occhiello della produzione vinicola toscana. Un aspetto profondamente legato alla sua formazione e alla decisione di praticare l'attività venatoria. “Ritengo che per la realtà odierna delle nostre campagne (essendo io del Chianti) – dice - sia diventata fondamentale, soprattutto nell’ottica di ricreare delle densità di animali (ungulati) tali, da essere sostenute dalle attività antropiche e dall’ambiente che ci circonda”.
Chiediamo a Veronica anche cosa pensa dei seguaci di Diana. “La mia idea sui cacciatori e sulla caccia - risponde - si è evoluta nel tempo, grazie agli studi che ho effettuato e grazie a molti cacciatori che ho conosciuto: da piccola avevo un’idea negativa su di loro, perché essendo io amante degli animali non potevo tollerare che qualcuno li uccidesse; con il tempo però ho acquisito maggiore coscienza sull’argomento, capendo l’importanza del ruolo dell’attività venatoria e comprendendo che i primi ad amare la fauna sono proprio i cacciatori!”.
Veronica chiude con un auspicio che condividiamo e facciamo nostro: “mi piacerebbe che le persone capissero il ruolo fondamentale di tale attività, che non si fermassero alle apparenze ma che andassero a fondo della questione per capire e di conseguenza comprendere…”. “Non è difficile, basta informarsi. Io l’ho fatto e mi impegnerò affinchè molti altri lo facciano!”. Vai alla sezione Amiche di BigHunter | Leggi tutte le news | |
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