In una nota congiunta, Arcicaccia e Federcaccia Toscana esprimono apprezzamento per l'approvazione delle modifiche di legge sugli appostamenti caccia.
"Con la sentenza della Corte che aveva dichiarato illegittime le disposizioni della legge regionale del Veneto in materia di appostamenti fissi di caccia - commentano le due associazioni - si era determinata una situazione di grande incertezza, con il rischio di estesi contenziosi a carico dei titolari di autorizzazione di appostamento anche nella nostra Regione. La sentenza, prescrivendo in sostanza l’obbligo di abilitazione edilizia e di autorizzazione paesaggistica per la realizzazione di tutti i manufatti degli appostamenti indipendentemente dalle loro caratteristiche, apriva la via a contestazioni infinite, amministrative e penali, che avrebbero messo in pericolo persino la permanenza di una forma storica e tradizionale di caccia: circa 12.000 gli appostamenti ad oggi in esercizio in Toscana".
Merito va anche alle associazioni venatorie, Federcaccia ed Arcicaccia, che, con la collaborazione di Anuu Migratoristi hanno presentato puntuali ed argomentate proposte alla Commissione competente, da cui è uscito un nuovo testo che ha recepito le richieste delle due associazioni a parziale modifica del testo trasmesso dalla Giunta, poi approvato all'unanimità in aula il 5 novembre.
"Le nuove disposizioni regionali, in sintesi - spiegano Fidc e Arcicaccia Toscana - , definiscono la nozione di appostamento fisso, individuano le caratteristiche dei manufatti eventualmente realizzati e dettano, nel rispetto delle norme in materia urbanistica, edilizia e paesaggistica, i casi nei quali debbono essere richieste le relative autorizzazioni, con l’obbligo in ogni caso di dare comunicazione al Comune dell’avvenuto impianto: per gli appostamenti con manufatti conformi alle disposizioni non sono necessarie né abilitazioni edilizie né autorizzazioni paesaggistiche. Se i manufatti sono realizzati conformemente alla caratteristiche indicate, infine, non è necessario procedere alla loro rimozione entro il 28 febbraio 2014, potendo rimanere in essere fino a permanere dell’autorizzazione dell’appostamento.
Vai al testo proposto dalla Commissione portato all’approvazione del Consiglio Regionale (che sarà in vigore con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale).