Con un "intervento ad opponendum", Arci Caccia Lazio e Enalcaccia Roma hanno risposto a quella che considerano un'illegittima richiesta di sospensione del calendario venatorio, intervenuta a seguito dell'accoglimento dell'istanza cautelare di WWF, Lega Antivivisezione, Lega Abolizione della Caccia, Lega Ambiente, ENPA e LIPU. Per i non addetti ai lavori specifichiamo che l'intervento ad opponendum è una richiesta affinché il ricorso venga rigettato perché inammissibile ed infondato.
"Il 12 dicembre 2013, quando si discuterà presso il TAR del ricorso al calendario venatorio del Lazio - dicono le due associazioni venatorie - ci saranno anche i cacciatori a far valere le loro ragioni, ma soprattutto a ribadire che l'attività venatoria é componente fondamentale della gestione dell'ambiente e della fauna che lo abita, ed i cacciatori un presidio irrinunciabile sul territorio".