La petizione Caprioli... No grazie lanciata a primavera da Cia e Confagricoltura Alessandria, con con 11.312 firme raccolte ed il sostegno di 119 Sindaci, ha avuto ottenuto l'avvio del piano di contenimento concordato tra Provincia e Regione, per cui si prevede l'abbattimento di 1300 capi complessivamente. Le operazioni sono state avviate a giugno per gli esemplari maschi, si sono interrotte a settembre e riprenderanno al primo gennaio, fino al 15 marzo, per le femmine e i piccoli.
Per il direttore provinciale Cia, Giuseppe Botto però bisogna fare di più. "Il Piano di abbattimento fino a questo momento è andato abbastanza bene - dice - . Però non è sufficiente in rapporto alla massiccia presenza di questi proliferi ungulati. Noi non siamo contro la natura e i caprioli ma difendiamo la necessità di creare un giusto equilibrio tra le componenti".
"Chiediamo con forza alla Regione di fare una deroga che scatti quando non è stato raggiunto il numero previsto di abbattimenti. Tenendo conto che se nevica o c’è forte maltempo le squadre non escono".
Polemiche anche sul regolamento sull’abbattimento dei cinghiali, emanato recentemente dalla Provincia alessandrina. "C’è una innovazione importante - sottolinea Botto - che cambia le modalità di intervento. Alla braccata (caccia a squadre), subentrano gli appostamenti fissi mediante “Altana” che permette di individuare e colpire il cinghiale sparando dall’alto». Regole nuove e aumento degli abbattimenti per i caprioli. «Il problema è serio - commenta il presidente Cia del territorio ovadese, Italo Danielli - con questi abbattimenti non si avranno importanti benefici e sempre più viticoltori rinunceranno a coltivare i loro vigneti».