Ultima puntata della saga Calendario Venatorio Liguria. Dopo la decisione del Tar regionale, che pochi giorni fa ha respinto la richiesta cautelare di Wwf, Lac e Vas sull'ultimo testo revisionato dalla Giunta, il terzo, dopo altrettanti ricorsi e richieste cautelari, gli ambientalisti (meglio dire gli anticaccia, vista la chiara intenzione di fermare questa attività), hanno fatto nuovamente ricorso.
Questa volta si appellano al Consiglio di Stato, che il 26 novebre deve già esprimersi nel merito della prima sospensione, a cui chiedono di ribaltare l'esito dell'ultima ordinanza del Tar sul calendario transitorio, approvato con alcune smussature, come il divieto di esercitare la caccia al cinghiale con le munizioni al piombo, relative alle parti per cui il Tar ha accordato la sospensione.
La Regione e le associazioni venatorie hanno già chiesto di essere sentiti prima di una decisione del Tribunale amministrativo di II° grado, attesa in queste prossime ore. “Gli ambientalisti cercano escamotage giuridiche per cercare di bloccare la caccia ed il calendario venatorio dopo il che il Tar ci ha dato ragione su tutti i fronti – afferma l’assessore regionale Renata Briano -. Cercano di contrastare la delibera regionale senza entrare nel merito della questione perché sanno che, proprio nel merito del provvedimento, perdono”.
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