"Consentire l’attività venatoria al cinghiale sul territorio coperto da neve" è tra le richieste definite dal tavolo di coordinamento ungulati selvatici in Provincia di Asti, istituito al fine di contrastare l'eccessiva proliferazione, da più parti segnalata, dei selvatici sul territorio provinciale.
Tra le altre azioni possibili che il tavolo (composto da Provincia, Prefettura, Corpo Forestale dello Stato, Regione Piemonte, Ambiti Territoriali di Caccia, Organizzazioni Professionali Agricole, Associazioni Venatorie, Enti di gestione delle Aree Protette e Agenti di Vigilanza faunistico ambientale), intende sottoporre all'assessore regionale alla caccia, ci sono lo svincolo dai piani di prelievo al capriolo, come avviene per il cinghiale; e la destinazione delle risorse derivanti dal tesseramento dei cacciatori prioritariamente per il risarcimento dei danni causati alle colture agricole da fauna selvatica.
Il Tavolo verrà riconvocato alla fine di novembre, per monitorare l’andamento del fenomeno e nel contempo valutare la proposta della Provincia di autorizzare i “selecontrollori” e le Guardie Venatorie Volontarie in possesso dell’abilitazione alla caccia di selezione, a effettuare interventi di contenimento, in collaborazione con gli agenti di vigilanza, con carabina e ottica di mira durante la notte, da autovettura con l’ausilio del faro, nel territorio provinciale dove se ne ravvisi la necessità. Al termine dell’incontro, i partecipanti hanno manifestato apprezzamento all’iniziativa, ritenuta molto efficace per gestire questa delicata problematica, che richiede l’impegno di tutti i componenti per conseguire gli obiettivi prefissati.