"Per molti anni le sospensioni hanno condizionato pesantemente le attività di cattura svolte sotto la responsabilità e il controllo delle Province lombarde. Quest'anno, invece, si assiste a una positiva inversione di tendenza, grazie alla quale le attività di cattura potranno continuare sino a fine stagione, cioè al 31 dicembre 2013". Lo ha detto, a commento della decisione del Tar, che ha respinto la sospensiva degli anticaccia, l'assessore regionale all'Agricoltura Gianni Fava.
"Si tratta di un risultato che - ha concluso Fava - conferma una modalità operativa corretta verso gli impegni con la Commissione europea, nonché un'azione tangibile verso una pratica venatoria adeguata e ben gestita". L'assessore si riferisce alle recenti modalità di organizzazione della attività di cattura e gestione dei richiami, quali il programma pluriennale di cattura e la creazione della Banca dati regionale dei richiami vivi, che, secondo il Tar lombardo, hanno adeguatamente supportato gli atti assunti dalla Giunta regionale.
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