Potenzialità e criticità, ma anche opportunità e riconoscimento del ruolo centrale della caccia per la corretta gestione del bene pubblico, del patrimonio paesaggistico ambientale e della salvaguardia delle imprese agricole. Questo è emerso ancora una volta da un dibattito serio, concreto, scevro da populismi e dalla ricerca di facili consensi. Un confronto fra i diversi attori e componenti della società fortemente voluto e organizzato unitariamente da Federazione Italiana della Caccia, ANUUMigratoristi e Arci Caccia, che ha animato lo scorso venerdì 29 novembre la sala congressi della Corte Benedettina di Legnaro (PD) messa a disposizione da Veneto Agricoltura, di cui il dottor Mezzalira ha portato i saluti accogliendo gli intervenuti.
Unanime il riconoscimento dell’importanza di una caccia ben regolata e scientificamente supportata e di cacciatori pienamente consapevoli del proprio ruolo all’interno delle dinamiche ambientali. Ne hanno parlato in questi termini il senatore Andrea Marcucci, l’onorevole Alessandra Moretti, l’europarlamentare Giancarlo Scottà, membro in Parlamento europeo dell’Intergruppo Caccia.
All’unità del mondo venatorio ha plaudito l’assessore alla caccia del Veneto Daniele Stival. “Il fatto che tre associazioni si siano unite per trattare argomenti di questa portata rappresenta per me già un successo e un segno di maturità del mondo venatorio”, ha affermato. E al mondo venatorio si è rivolto per chiedere sempre maggiore e qualificato apporto di quei dati scientifici che, solo, è in grado di fornire in modo ampio, articolato e diffuso.
Frenare il consumo del suolo e riallacciare i rapporti con gli imprenditori agricoli e sviluppare ulteriormente riqualificandola la presenza dei cacciatori sul territorio, sono state le indicazioni che il presidente Anuu Marco Castellani e Arci Caccia Osvaldo Veneziano hanno evidenziato nei loro brevi interventi. Il presidente Veneziano nello specifico ha sottolineato l’importanza della gestione sociale che ha dato positivi risultati in alcune regioni come l’Emilia Romagna, la Toscana e altre, e su cui occorre riflettere per valorizzare in prospettiva il rapporto in particolare fra imprenditori agricoli e cacciatori per qualificare la delega loro affidata alla gestione dagli Atc.
Al presidente di Federcaccia Gian Luca Dall’Olio le conclusioni. “Oggi si è aperto un confronto serio e articolato che è nostra intenzione far proseguire - ha affermato -. Abbiamo messo in evidenza che al nostro interno ci sono esperienze, conoscenze e competenze utili, che costituiscono un patrimonio importante, da diffondere, comunicare e mettere al servizio della società tutta. Ma per farlo in modo adeguato dobbiamo usare una voce sola. Solo unendo il mondo venatorio, andando oltre le tre Associazioni che hanno organizzato questo tavolo di lavoro, possiamo recuperare la nostra capacità di essere ascoltati. Tanto più saremo uniti tanto più forza avrà la nostra voce. Ma dobbiamo anche trovare e rivestire nuove e più alte professionalità e farci carico di responsabilità e interessi che vanno oltre quello pur legittimo del prelievo. Dobbiamo con l’unità far scaturire una nuova rinascita della nostra identità e dell’immagine della caccia innalzando anche la nostra capacità di confronto. Così potremo aspirare a far sì che quella sussidiarietà che oggi viene riconosciuta ai cacciatori e all’organizzazione unitaria che li rappresenta nei diversi Paesi d’Europa e che vediamo ben rappresentata in Italia nelle Province di Trento e Bolzano, diventi patrimonio comune e ricchezza non solo per chi la pratica, ma per tutta la società. E così far crescere il valore dell’ambiente e la sua fruizione da parte di tutti i cittadini, innalzando la qualità generale della vita e l’economia del nostro Paese anche per chi sul territorio investe e trae il suo sostentamento”.
Un messaggio chiaro è stato lanciato e una via è tracciata dunque, e Federcaccia, ANUUMigratoristi e Arci Caccia intendono percorrerla, con l’auspicio che altri compagni di viaggio si uniscano al più presto su questo percorso, per dare un nuovo futuro e un nuovo volto alla caccia e ai cacciatori del nostro Paese. (Federazione Italiana della Caccia) |