“La caccia è uno dei modi di tenere vivo e tutelare il nostro territorio e le nostre peculiarità paesaggistiche e agricole, con ricadute in comparti fondamentali per la nostra economia. Non è per raccogliere facili consensi, ma perché corrisponde al vero, che vi porto un messaggio di grande disponibilità perché vi garantisco che a tutti i livelli istituzionali ci sono persone disposte ad ascoltare”. Lo ha affermato l’onorevole Alessandra Moretti, esponente di spicco del PD, durante l'incontro organizzato a Legnaro (PD) da Federazione Italiana della Caccia, ANUUMigratoristi e Arci Caccia, venerdì 29 novembre.
Presente per il PD anche il senatore Andrea Marcucci, che ha dichiarato di seguire con interesse “l’evolversi della situazione in merito al rapporto, e alle molteplici problematiche che pone, fra gestione delle risorse faunistiche, tutela delle specie e attività agricole. Tanti soggetti rappresentanti e portatori di interessi diversi, in alcuni casi contrastanti, ma che comunque tutti devono essere ricondotti alla tutela di quel bene comune che è la valorizzazione delle risorse faunistiche”.
Giancarlo Scottà (Lega Nord), membro in Parlamento europeo dell’Intergruppo Caccia ha aggiunto: “Caccia e conservazione - ha esordito Scottà - sono due termini che secondo la maggior parte delle persone non potrebbero coesistere, ma che in realtà sono la chiave di lettura per una corretta gestione della fauna selvatica. La caccia compatibile è ormai entrata nel lessico comune della programmazione gestionale europea e le politiche in materia di biodiversità andrebbero integrate nelle politiche settoriali di ogni Stato membro. Senza le migliaia di cacciatori che ogni anno praticano la loro attività venatoria nel pieno rispetto della normativa vigente - ha sottolineato l’eurodeputato - migliaia e migliaia di ettari di campagne e boschi non riceverebbero quelle cure che ogni cacciatore appassionato è solito fare”.