"Un passo importante verso l’unità del mondo venatorio, un percorso aperto a tutte quelle Associazioni venatorie che oggi non ci sono ma che in futuro potranno aderire", così viene salutato da un comunicato il coordinamento costituito in Veneto da Anuu Migratoristi, Anlc, Arci Caccia, Federcaccia e Italcaccia, che lunedì 2 dicembre hanno sottoscritto un accordo di intenti con lo scopo di valorizzare la caccia veneta, come risorsa sociale, sotto un'unica sigla chiamata C.R.A.V.N. (acronimo di Coordinamento Regionale Associazioni Venatorie Nazionali).
Il Coordinamento rappresenta quasi il 70% dei cacciatori del Veneto. "E' evidente che senza unità non c’è futuro per la caccia in Veneto - dice la prima nota del coordimento - . Dopo la firma unitaria sulle osservazioni al Piano Faunistico Regionale Veneto, documento che con grande responsabilità si cercherà di cambiare profondamente, siamo pronti ad affrontare le altre importanti problematiche che giacciono sul tavolo regionale per il 2014, tra le più impellenti : gli appostamenti di caccia e le cacce in deroga".
Le cariche dirigenziali di questo nuovo Organismo, viene spiegato, saranno rinnovate annualmente, a rotazione tra le Associazioni aderenti. "Le problematiche che affliggono il mondo venatorio sono tante - evidenzia il neonato organismo - , ma con la competenza , la buona volontà il buon senso di tutti noi e soprattutto con l’unità del mondo venatorio, molti di questi problemi troveranno certamente soluzione. Questo è il nostro progetto, convinti che un percorso unitario farà sentire a chi ci governa e alla società un peso ben diverso dell’attuale, sulla valorizzazione della caccia e dei suoi fruitori".