“Di fronte a sempre più giovani che non trovano lavoro, genitori che non sanno come sfamare i propri figli, anziani che non riescono ad arrivare neppure a metà mese e si trovano costretti a mendicare o a chiedere aiuto, la Regione ha la faccia tosta di spendere quasi 100 mila euro in studi legati agli uccellini selvatici”.
Lo dice la consigliera regionale Raffaella Della Bianca, Forza Italia. “E’ ora che la Regione finisca di ‘cinguettare’ e aiuti davvero i cittadini - dice -. Dopo aver appreso dagli ultimi dati Eurostat relativi al 2012, che in Italia il 29,9% della popolazione rischia la povertà, dove il potere d’acquisto delle famiglie è crollato del 9,4% tra il 2008 e il 2012, dove continuano a crescere i disoccupati, chiedo al presidente Burlando se ritiene opportuno stanziare 98.639,00 euro per progetti e studi sulla fauna selvatica”.
La legge regionale. del 1 luglio 1994 n. 29 “Norme regionali per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio” stabilisce che la Regione promuove e attua studi e indagini sull’ambiente e sulla fauna selvatica e adotta le opportune iniziative atte a sviluppare le conoscenze ecologiche ed etologiche relative al settore.
“Non so con che faccia il presidente della Regione e tutta la Giunta – dice la consigliera -, in un momento così critico per l’intero Paese, si occupi di fare un ‘Piano delle attività 2012 – 2013’ con estensione per il 2014 riguardante progetti inerenti la specie Sus scrofa, l’avifauna migratoria, lo scoiattolo comune europeo Sciurus vulgaris, gli uccelli nidificati, gli uccelli svernanti ed un’analisi delle dinamiche concernenti la consistenza e la distribuzione spaziale – temporale delle popolazioni selvatiche della fauna omeoterma oggetto di prelievo venatorio. Tutto ciò potrebbe essere fattibile se ci trovassimo in un momento florido per l’economia, ma oggi non si possono prendere iniziative del genere. E’ necessario capire quali siano le priorità, e queste legate alla fauna selvatica non lo sono".
La consigliera si riferisce alla convenzione triennale con l’Università di Genova che permetterà di favorire l’acquisizione e la diffusione di nuove e più approfondite conoscenze sul patrimonio faunistico, nonché a formare specialisti altamente qualificati nella materia. Il costo di questi studi, occorre sottolinearlo, sicuramente è coperto dalle tasse pagate dai cacciatori, i quali rendono un servizio alla collettività attraverso il contenimento delle specie dannose. Non ci sarebbe poi bisogno di tutti questi studi se l'Istituto nazionale di ricerca sulla fauna selvatica fornisse dati aggiornati e inoppugnabili e se le associazioni ambientaliste non interrompessero il lecito esercizio della caccia con continui ricorsi al Tar per fini pretestuosi.
convenzione triennale con l’Università di Genova per favorire l’acquisizione e la diffusione di nuove e più approfondite conoscenze sul patrimonio faunistico, nonché a formare specialisti altamente qualificati nella materia; - See more at: http://www.dellabianca.net/attivita-consiliare/interrogazione-relativa-a-studi-sulla-fauna-selvativa-omeoterma-98-mila-euro/#sthash.vggq132v.dpuf