Caddeu Rossella ha 26 anni, vive in un piccolo paese della Sardegna chiamato Segariu (Provincia del Medio Campidano), è cinofila e cacciatrice, studia per acquisire la qualifica di operatore socio-sanitario e attualmente si guadagna da vivere cucinando.
La sua passione per la caccia è strettamente legata a quella per i cani: “ho scoperto la caccia per caso grazie al mio primo briquet griffon vendéen – ci racconta -, grazie a lui ho iniziato ad amare questa nobile arte prima per per sconosciuta”.
E' allora che ha trovato un nuovo mondo, che definisce “incantevole e misterioso”, che poi nel tempo diventerà un vero e proprio stile di vita. “Ora – racconta - vivo con 5 briquet griffon vendéen che utilizzo esclusivamente per la caccia al cinghiale, due beagle, due epanieul breton e due bassotti tedeschi”.
“Grazie alla caccia – aggiunge Rossella - ho scoperto gare per cani da seguita e da ferma a cui ho partecipato varie volte con ottimi risultati".
“La caccia – ci dice – è una nobile arte da tutelare e valorizzare”, soprattutto ad opera di quegli stessi cacciatori che ne rispettano il valore profondo e comprendono l'importanza della loro attività in virtù del ruolo di difesa ambientale. I cacciatori, dice Rossella, “sono delle persone che amano la natura, sono i veri ambientalisti”.
“Prima di tutto – spiega Rossella - noi cacciatori pratichiamo la selezione, cosa fondamentale quando la natura non è in grado di poterlo fare autonomamente, poi curiamo, controlliamo e salvaguardiamo i nostri ambienti di caccia". Il che, aggiungiamo noi, anche se in troppi sembrano non rendersene conto, è un servizio reso all'ambiente, che nessun'altra categoria si accolla.
Rossella, nonostante la giovane età, è anche presidente comunale di un'associazione venatoria. In quanto tale promette di fare tutto ciò che potrà per "provvedere nel minor tempo possibile al ripopolamento nelle nostre di caccia ormai prive di conigli (causa mixomatosi ecc ecc.)".
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