"Entro gennaio dobbiamo redigere un documento, che va condiviso con tutti i soggetti che hanno competenza e interesse in materia, per definire le modalità di azione da adottare subito, già nel 2014". Così l'Assessore regionale alla Caccia, Gianni Salvadori in merito all'emergenza ungulati al convegno "Strategie e proposte per l'equilibrio naturale del territorio. Cinghiali, caprioli, daini, cervi e mufloni in Toscana" svolto all'auditorium del Consiglio regionale.
Dalle relazioni degli studiosi presentate al convegno è emerso che il numero di ungulati presenti in Toscana (per la maggior parte cinghiali e caprioli) si attesta sui 330-340 mila, un numero che supera abbondantemente la media dell'Italia e avvicina la Toscana all'Austria, che è il paese in Europa con la più alta densità di questi animali. "Dobbiamo affrontare la questione e riportare equilibrio – ha detto Salvadori – questo non è un problema dei soli agricoltori, o dei soli cacciatori, è una questione che riguarda l'equilibrio dell'ecosistema e lo stesso paesaggio della Toscana. Dunque questo è un problema che riguarda tutti."
"Il convegno di oggi – ha detto Salvadori in apertura dei lavori - serve per fotografare la situazione, prenderne atto ed elaborare, con l'aiuto degli esperti e dei soggetti preposti, le soluzioni scientifiche più adeguate. Quello di oggi – sottolinea l'assessore – non è un convegno che serve per parlare di caccia, l'attività venatoria è uno degli strumenti con i quali è possibile intervenire per il contenimento degli ungulati, ma non è certamente l'unico strumento".