“Questa è sicuramente una buona notizia per il mondo venatorio e per i cittadini lombardi". E' il commento dell'Assessore regionale alla caccia in Lombardia, Gianni Fava, sulla notizia della recente archiviazione delle infrazioni comunitarie in tema di caccia in deroga. "Una ’spada di Damocle’ che pendeva sulla testa dei cittadini lombardi, cacciatori e non, è stata spazzata via da una gestione prudente e corretta della caccia, in linea con le indicazioni della Commissione europea” spiega.
Certo senza dimenticare che "la Commissione europea potrebbe riaprire la procedura in qualsiasi momento, qualora - sottolinea l'Assessore - dovesse essere a conoscenza di nuovi provvedimenti in deroga non conformi alla direttiva 2009/147/CE (la direttiva ‘Uccelli’) e che una eventuale nuova iniziativa della Commissione comporterebbe il riavvio della procedura archiviata a partire dalla sua ultima fase procedurale”.
“Come Regione Lombardia - conclude Fava -, con la collaborazione della Direzione generale Ambiente della stessa Commissione europea, Ispra e le Associazioni venatorie, continueremo a ricercare percorsi scientifici e legislativi per poter autorizzare la caccia a storno di fringuello e peppola, in piccole quantità, nel rispetto della normativa vigente e senza forzature che possano riaprire la procedura appena archiviata”.