Il Consiglio regionale delle Marche ha approvato la proposta di legge della Giunta per la modifica della legge regionale sulla caccia (la legge del 1995 già per altro oggetto di revisione nel 2011 su protezione della fauna selvatica, tutela dell’equilibrio ambientale e disciplina dell’attività venatoria).
Le ulteriori modifiche, come si legge nel comunicato conclusivo dell'ultima seduta del Consiglio, si rendono necessarie per l’emergere di difficoltà di applicazione della normativa, soprattutto in merito alla possibilità di ottenere da parte degli Atc (Ambiti territoriali di caccia) il riconoscimento della persona giuridica di diritto privato (relatori Fabio Badiali ed Elisabetta Foschi). Un provvedimento che mira in particolar modo a garantire il completo risarcimento dei danni causati dalla fauna selvatica ad agricoltori e cittadini.
Soddisfazione per l’approvazione della legge è stata espressa dalla Presidenza regionale dell’Arci Caccia che ha inteso rimarcare “come la nuova norma vada nella giusta direzione, a suo tempo sollecitata dall’associazione, di messa in sicurezza del lavoro degli Atc e dei suoi comitati di gestione. Rafforzare il ruolo degli Atc è importante per consolidare la buona gestione del territorio e la conservazione della fauna selvatica”.
"Agli Atc viene riconosciuta la personalità giuridica di diritto privato - commenta l'Arci Caccia - ed in virtù di questo, entro i limiti delle risorse loro assegnate o disponibili, possono erogare contributi per il risarcimento dei danni arrecati alle produzioni agricole dalla fauna selvatica e al contempo possono, concordandolo con la provincia di stretta competenza, effettuare interventi ai fini della prevenzione degli stessi danni.
L’Arci Caccia delle Marche ora auspica una migliore definizione del quadro normativo che consenta agli Atc interventi finalizzati di governance del territorio rispetto alla presenza massiccia degli ungulati.