Un incontro, quello tra i componenti della squadra di caccia al cinghiale Sant’Uberto di Norcia ed un orso bruno (così confermato dal Dipartimento di Biologia Cellulare e Ambientale dell’Università degli Studi di Perugia), che definiamo di buon auspicio per l’orso. Così commenta il comunicato dell’Arci Caccia di Foligno e di Norcia, l’evento.
Prosegue il comunicato: “il ferimento dei cani della squadra di Sant’Uberto di Norcia, quelli che, purtroppo per loro, hanno visto e avuto il contatto fisico con l’orso riportando alcune lesioni, ha permesso, non solo di individuare l’esemplare che cercava un luogo idoneo allo svernamento ma ha anche fatto scattare la spontanea ed autonoma decisione dei cacciatori di sospendere immediatamente l’attività venatoria in tutta la zona”.
Il Comunicato conclude: “c’è tutto l’orgoglio dell’Arci Caccia di Foligno e di Norcia per aver dimostrato ancora una volta - se ce ne era bisogno – la sensibilità dei cacciatori che danno priorità, senza se e senza ma, alla conservazione e alla salvaguardia delle specie selvatiche “sul campo” e non nei “salotti animalisti”, laddove i protagonisti sono più attenti alla speculazione politica che a presenze concrete e fattive di tutela ambientale. Per questo invitiamo i cittadini della zona e quanti frequentano le nostre campagne, i nostri boschi, a fare attenzione e a non fare troppa confusione per non disturbare “il sonno” di sant’orso da Norcia che ha bisogno del giusto riposo.