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News CacciaLa caccia in Sardegna prosegue, pubblicate modifiche calendario giovedì 2 gennaio 2014 | | Pubblicato in Sardegna il calendario venatorio modificato per la stagione in corso, che consentirà, nonostante il parere negativo Ispra su diverse decisioni assunte dal comitato tecnico faunistico, il proseguo della caccia dopo la chiusura del 31 dicembre come da calendario approvato dopo lo stop del Tar. La chiusura è stata spostata al 31 gennaio prossimo, ma per alcune specie (cornacchia grigia, ghiandaia e colombaccio) la caccia sarà consentita, solo alla posta e senza l'uso del cane, anche il 2, il 6 e il 9 febbraio.
Il decreto regionale con il nuovo calendario, pubblicato sul Buras, recepisce le modifiche e integrazioni al calendario venatorio 2013-2014 adottate dal Comitato faunistico regionale. Come da richiesta delle associazioni venatorie e dai loro uffici tecnici, il calenario dispone la chiusura della caccia al tordo bottaccio e al tordo sassello al 30 gennaio 2014, sfruttando la sovrapposizione della decadi. Beccaccia cesena e moriglione si potranno cacciare dal 1 al 19 gennaio, mentre germano reale, alzavola, codone, fischione, mestolone, beccaccino, gallinella d'acqua, pavoncella, frullino, porciglione, folaga, tordo bottaccio, tordo sassello, cornacchia grigia, ghiandaia e colombaccio dal 1 al 30 gennaio. Il decreto conferma la decisione di eliminare il divieto per i minori di 16 anni di partecipare alla battute di caccia al cinghiale in qualità di battitori. La disciplina caccia al cinghiale e alla volpe per il mese prossimo è rimasta sostanzialmente invariata rispetto al precedente decreto. E' stato aggiunto il giorno di mercoledì 1 gennaio 2014, anche con il sistema della battuta e con l'uso della munizione a palla unica. La volpe si potrà cacciare dal 1 al 30 gennaio, il cinghiale nelle date del 1, 5, 6, 12, 19, 26 e 30 gennaio. In Sardegna la caccia è consentita solo il giovedì e la domenica, oltre che nei giorni festivi infrasettimanali, con cinque giorni di silenzio venatorio su sette, a differenza - si legge nel decreto - del resto d'Italia dove le doppiette tacciono solo il martedì e il venerdì.
"L'adozione del documento - commenta l'assessore Biancareddu -, rappresenta un segnale di attenzione nei confronti del mondo venatorio sardo al quale mi sento molto vicino, sia per tradizione familiare che per l'apprezzamento verso i cacciatori che costituiscono un'importante risorsa per la tutela dell'ambiente".
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