A quanto pare (lo riferisce l'Enpa di Treviso) alcune scuole della provincia di Treviso (gli istituti comprensivi trevigiani Cima di Conegliano, quelli di Follina e Tarzo e lo “Zanzotto” di Vittorio Veneto) hanno vietato l’affissione delle locandine della campagna contro la caccia lanciata dalla stessa associazione protezionista.
La cosa ha fatto infuriare l’eurodeputato PD Andrea Zanoni che ha condannato la decisione definendo il Veneto "una regione alla rovescia, dove il messaggio di chi vuole tutelare gli animali e la natura viene boicottato mentre chi li vuole uccidere per sport ottiene addirittura la sponsorizzazione". "Basti ricordare - dice - che all’inizio dell’anno scolastico è stata ufficializzata il progetto di Italcaccia “Giovani a caccia di esperienze” con incontri sulla caccia nelle scuole primarie e secondarie della regione. La campagna pro caccia è stata patrocinata dalla Provincia di Treviso e dalla Regione Veneto". Forse c'entra il fatto che la caccia è un'attività legale e funzionale alla difesa dell'ambiente? Chissà...
A proposito di Zanoni, a molti di voi non sarà sfuggito l'ennesimo servizio confezionato da Striscia la notizia contro l'uso dei richiami vivi e contro la caccia. L'eurodeputato, intervistato dal solito Edoardo Stoppa, ha affermato che l'approvigionamento dei richiami vivi autorizzato dal Veneto è una pratica del tutto illegale e fatto riferimento all'apertura di un'infrazione comunitaria che a onor del vero non risulta nell'elenco delle infrazioni aperte contro il nostro paese. A dirla tutta, sulla caccia, dopo le recenti archiviazioni (dicembre 2013) non risulta alcun procedimento. Giova ricordare che, inoltre, il Parlamento europeo qualche tempo fa non ha nemmeno preso in considerazione l'ipotesi di maltrattamento animale dei richiami proposta dall'europarlamentare ex Idv nell'ambito della normativa sul benessere animale. Dettagli che nel mondo degli animalisti (e in quello della trasmissione di Antonio Ricci) esulano dai fatti degni di considerazione. Nel servizio di Striscia si confonde deliberatamente l'uccellagione con la cattura regolata e autorizzata perfino dalla normativa europea, un atteggiamento a cui Striscia ormai ci ha abituati. Raccontare la verità è ben altra cosa.