La caccia alla migratoria, spesso per molti cacciatori, coincide con la caccia ai tordi. Ecco perchè hanno una grande importanza i dati che si possono reperire sulla buona salute di queste specie, per poter argomentare la validità delle scelte delle amministrazioni. Mentre attendiamo novità dall'Ispra, diamo una scorsa ai dati forniti dall'Istituto nazionale per la fauna selvatica francese, aggiornatissimi, che testimoniano una buona presenza di tordi, per i quali si danno popolazioni in abbondanza e in crescita. Come per la cesena, in incremento del 60,69% dal 1996 (al 2013) con una crescita media annuale nell'ordine del 2,83%. Anche per il tordo bottaccio si mantiene un andamento complessivamente positivo (+9,24) dal 1996 ad oggi.
Benino invece per il merlo che nel 2013 ha fatto registrare un incremento record dopo il costante declino osservato nelle annate 2004 – 2005. L'indice di abbondanza sembra risalire leggermente proprio negli ultimi anni, anche se nel complesso, questa specie mostra una tendenza a decremento dal 1996 del – 4,32%. In flessione anche la tordela, da noi non cacciabile, con un calo del 17,06 % dal 1996 (- 1,09% annuo), anche se nell'ultimo anno ha fatto registrare in Francia una forte incremento.
Evoluzione dell'indice di abbondanza merlo (blu), Tordo bottaccio
(marrone) e tordela (rosso) dal 1996 al 2012 in Francia.
Tratto dal Rapporto 2013 Il Monitoraggio delle popolazioni nidificanti 1996 - 2013 - Ottobre 2013 a cura di Office National de la Chasse et de la Faune Sauvage e Fédération Nationale des Chasseurs