Nei giorni scorsi il
Pd veneto ha imputato alla regione di non aver completato i lavori per il nuovo Piano faunistico venatorio. Dichiarazioni a cui risponde due giorni fa l'Assessore regionale alla Caccia, Daniele Stival: "leggo con molto rammarico le dichiarazioni dei colleghi del Pd in consiglio regionale sul piano faunistico venatorio. Purtroppo, forse perché poco informati o informati male, non sono d'accordo su nessuna delle loro dichiarazioni in quanto i
ritardi alla chiusura del piano faunistico sono chiari”.
“Quanto di nostra competenza, come da accordi – evidenzia Stival -
è pronto per essere approvato in giunta regionale. Va fatta però una sola approvazione completa dei sette piani provinciali ed i problemi stanno proprio qui. Rispetto alle richieste degli uffici VAS e ViNCA, alcune Province hanno difficoltà tecniche a rispondere alle prescrizioni che derivano da quanto richiesto dalla Commissione Europea. Noi stiamo facendo tutto il possibile per sostenere e per accelerare la soluzione di queste problematiche ma non possiamo incidere in casa d'altri”.
“I colleghi del Pd sbagliano anche sui contenuti economici – conclude l’assessore - perché
la Regione non ha mai fatto mancare quanto previsto dalla legge nelle casse provinciali e cioè l’80% di quanto versano alla Regione i cacciatori. Anzi, con le risorse messe a disposizione dalla Regione (in aggiunta all’80%) per il piano faunistico le Province hanno potuto fare i loro piani provinciali con una spesa notevolmente inferiore a quanto sarebbe loro spettato se le avessimo lasciate agire da sole. Purtroppo per la prima volta il piano faunistico è fortemente influenzato dalle regole europee, che mai prima si dovevano seguire”.