In polemica con Berlato, che sabato prossimo terrà una manifestazione a Vicenza proprio contro il Piano faunistico venatorio predisposto dalla Giunta regionale, il CRAVN (Coordinamento regionale delle associazioni venatorie venete), con una nota firmata dal presidente regionale di Arci Caccia, Giuliano Ezzelini Storti e dal vice Presidente di Federcaccia, Oscar Stella, difende quanto finora portato avanti dalle associazioni. “I fatti dimostrano - dice la nota - oltre ogni ragionevole dubbio che il lavoro unitario portato avanti dal C.R.A.V.N. sul PFVR ha dato i suoi frutti sulle modifiche approvate ieri dalla Giunta, ma non possiamo sfuggire ad un necessario chiarimento contro chi sabato parlerà alla pancia dei cacciatori per averne un tornaconto”.
"Se si osserva quanto scritto nel comunicato dell'Assessore alla Caccia Stival - sottolineano dal CRAVN - , non solo tutte le modifiche al PFVR richieste dal C.R.A.V.N. sono state accettate, ma sulla mobilità venatoria e sulla scelta di caccia sono state recepite cose che nei 10 anni di Berlato in Regione, o nei 15 in europa, ci siamo sognati".
"Il punto vero e che invece di fare propaganda per una tessera in più - evidenzia il comunicato - , Arci Caccia e Federcaccia hanno lavorato: assieme a ANLC, Italcaccia e Anuu per unire le associazioni venatorie e il mondo della caccia e ci sono riuscite; per modificare il PFVR e ci sono riuscite. Come abbiamo lavorato per consentire di andare a caccia ad appostamento nel Veneto, con una norma da migliorare a cui stiamo lavorando, consentendo ai cacciatori di praticare questa forma di caccia mentre qualcuno annunciava che era morta. Come stiamo lavorando per ottenere, dopo la modifica delle leggi nazionali, di andare a caccia in deroga per il prossimo anno". “E' vero - conclude la nota del CRAVN - , noi non abbiamo scelto di mobilitare i cacciatori come farà Berlato il 25/01 a Vicenza, ma i nostri risultati sono fatti, quelli Acv - Confavi sono solo chiacchiere e propaganda”.